Poker e risate: la sai l’ultima?

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Come ogni ambito che si rispetti, anche il poker ha il suo “lato comico”. Oggetto di frasi simpatiche, scherzi e barzellette, questo gioco ci appassiona e ci coinvolge su più fronti. Leggete tutte le barzellette sul poker che vi proponiamo e trovate quella più divertente da raccontare ai vostri amici!

Dopo avervi proposto qualche tempo fa le frasi più belle e famose sul Texas Hold’em, adesso vi proponiamo le barzellette più divertenti che ci siano in giro sull’argomento. Le conoscete tutte? Leggetele per saperlo e buon divertimento a tutti voi appassionati di poker proprio come noi!

Le “classiche” (le barzellette sul poker più note a molti)

In Paradiso si gioca una partita a poker:
San Giovanni: Poker di regine.
San Pietro: Poker d’Assi.
San Paolo: Scala Reale.
San Tommaso si arrabbia e urla: basta, finiamola con tutti questi miracoli?

Un ragazzo corre a casa e citofona al papà dicendogli: “Papà, papà, se a te giocando a poker capitassero 4 assi, tu che cosa faresti?”. Il papà non ci pensa un attimo e risponde: “Io mi giocherei casa!”. “Ecco papà, quindi ora… vai a fare le valigie e scendi”.

“È morto del tutto all’improvviso mentre era al tavolo verde e stava giocando a poker”
“Mamma mia… Collasso?”
“Ma che ne so, mica gli abbiamo visto le carte!”

Quattro persone vengono sorprese ad un tavolino di un bar mentre giocare a poker. I carabinieri li arrestano e li portano nel loro ufficio per essere interrogati. Al primo dicono: “Lei confessa che stava giocando a poker al bar del paese?“. E questo risponde:“Io? Io ero solo seduto al tavolino aspettando il pullman“. La stessa domanda viene fatta anche al secondo che risponde: “Io? Io ero seduto al bar a bere una birra in attesa di mia moglie“. Stessa domanda al terzo: “Io? Io aspettavo degli amici per andare al cinema“. Alla fine interrogano anche la quarta persona che era stato trovata con le carte in mano: “E lei? Non mi dirà che non stava giocando a carte?“. “Io? E con chi?“.

Le “più simpatiche” (le barzellette sul poker più divertenti)

Il marito torna a casa dalla moglie e gli dice: “Cara, prepara le valigie perché te ne devi andare. Ti ho appena perso giocando a poker!”
La moglie sconcertata risponde: “Ma tesoro, come hai potuto fare una cosa simile?”
Il marito: “Beh, ho dovuto… barare!”

Un medico riceve una telefonata da un altro medico mentre si trova di riposo a casa. “Abbiamo bisogno di un quarto uomo per giocare a poker, dai vieni ti aspettiamo!” gli dice l’amico. “Eccomi, esco immediatamente” risponde il medico. La moglie che ha capito che il marito deve uscire gli dice: “È una cosa seria?”. “Direi di sì” risponde il medico seriamente:“ Pensa ci sono già tre dottori li”.

Gli amici dopo una cena insieme cercano di convincere Muzio Scevola a rimanere con loro per giocare a carte: “Dai Muzio, domani non devi andare a lavoro puoi fare un po’ più tardi. Rimani con noi che ci facciamo una partita a poker!” Muzio risponde tutto assonnato: “No, dai non mi va ho sonno e sono stanco. È già molto tardi…” Gli amici insistono: “Dai su resta, non ci vediamo quasi mai!” Muzio Scevola alla fine convinto e rassegnato risponde: “Ok mi avete convinto, gioco, però una sola mano!“

Marito e moglie, accaniti giocatori di poker, anche nella vita intima si divertono ad usare il frasario del gioco. “Apro!”: dice la moglie. “Chiudo!”: esclama il marito. E questo per ogni notte, tutte le settimane, tutti i mesi, tutti gli anni. Dopo diverso tempo il fuoco del rapporto comincia ad affievolirsi e quando la moglie dice: “apro”, il marito risponde con “passo!”. Una notte la moglie, che non ha messo da parte tutte le velleità, dice: “Apro!” . “Passo!”: risponde però il marito. A questo punto la moglie alza le lenzuola e guardando il marito esclama: “Ma come, passi in queste condizioni?” E il marito: “Basta, basta, non vale! Non gioco più… Mi hai guardato le carte!”

Un maresciallo dei carabinieri sta spiegando all'appuntato che devono recarsi al casinò per effettuare dei controlli: - Mi raccomando - dice il maresciallo - non dobbiamo far capire che siamo carabinieri altrimenti va all'aria la nostra ispezione. Saremo due borghesi che vanno a giocare e basta! - Non si preoccupi Maresciallo, ci penso io. - E non mi devi chiamare neanche maresciallo! Allora entrano al casinò e alla vista di tante macchine da gioco l'appuntato si incuriosisce: - Maresciallo ha visto lì? - NON mi devi chiamare maresciallo! Vuoi che scoprano tutto? La storia va avanti un pò così, l'appuntato continua a chiamare il maresciallo col rischio di far scoprire tutto. Ad un certo punto i due si avvicinano al tavolo della roulette e il maresciallo per seguire meglio il gioco poggia le mani sul tavolo; il croupier credendo che voglia giocare gli chiede: - Ha puntato lei? - No no, io sono maresciallo! L'appuntato è lui!

Le più “strane” (le barzellette sul poker più particolari)

Come si fa a identificare i carabinieri in un campo di nudisti? Semplice, sono gli unici che vogliono giocare a Strip poker.

Un incallito giocatore di poker sta precipitando da un aereo senza paracadute e decide di pregare per provare a salvarsi: “Ti prego Dio salvami ed io prometto che non giocherò più a poker! Lo giuro!” D’improvviso l’uomo si ferma a mezz’aria. A quel punto passa un passerotto e gli fa: “Cip!” Lui immediatamente dice: “passo!” e continua a precipitare.

Tra amici: “Il mio compagno di banco ha avuto tre donne insieme!” “Addirittura! Allora deve essere un tipo interessante!” e l’altro: “Non molto a dire il vero… stava giocando a poker!“

Un signore anziano col suo cane entra in una sala da gioco e si unisce a un tavolo di poker. Il cane siede su uno sgabello a guardare la partita. Il padrone del cane combina 4/5 di scala reale al flop, gli altri concorrenti puntano pesante. “Mi servirebbe un Asso di fiori”, dice il padrone al cane, che di scatto si avventa sul dealer e caccia dalla sua manica un Asso di picche. Il padrone della sala da gioco caccia via il baro, dicendo all’uomo che “Il suo cane l’ha salvata, avreste perso un sacco di soldi altrimenti“. “È un testardo, risponde l’uomo, “gli avevo chiesto un Asso di fiori e me ne ha procurato uno di picche”.



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