• Iscriviti a Titanbet.it e
    diventa un campione
    di poker!
  • Voglio vincere

World Series of Poker - WSOP

Tra i numerosi tornei di poker che si susseguono nel corso dell’anno, le World Series of Poker (WSOP) sono sicuramente una delle competizioni che vantano la partecipazione dei più grandi giocatori al mondo e che hanno da sempre tutti gli occhi puntati.

Qual'è il motivo di questo successo? Sicuramente l'evolversi e l'adattarsi ai tempi delle World Series of Poker, la varietà dei tornei che rendono l’evento accattivante per giocatori, appassionati e stampa, l’entità dei premi distribuiti e i grandi nomi presenti agli eventi, ma il segreto è anche un altro: Las Vegas. La città del divertimento per eccellenza, che oltre a tantissimi spettacolari casinò offre anche svaghi di altro genere. Las Vegas è sinonimo di lusso, shopping, spettacoli teatrali, strip club, ristoranti all’avanguardia e locali di ogni genere. Per conoscere ogni dettaglio della città degli eccessi, vi invitiamo a visitare l’esclusiva rassegna di Poker.it cliccando su questo link .

Ma facciamo adesso un passo indietro, e vediamo l’evoluzione delle WSOP, il campionato di poker live del mondo tanto spettacolare.

Le prime World Series of Poker

Le prime World Series of Poker (WSOP) si sono svolte nel 1968 a Reno (Nevada), al Casinò Riverside, frutto dell'iniziativa di Tom Morehead. Questa prima edizione è considerata di centrale importanza per lo sviluppo del torneo, ma le origini delle World Series of Poker vengono fatte risalire al 1970, anno in cui si svolsero per la prima volta a Las Vegas sotto l’organizzazione della famiglia Binion.

Vincere un braccialetto alle WSOP è un sogno realizzabile. Iscriviti a Titanbet.it e diventa un campione di poker!

La famiglia Binion e le WSOP a Las Vegas

A partire dal 1970 le WSOP ebbero luogo presso il Casinò della famiglia Binion (Binion’s Horseshoe) ed iniziano ad assumere, in maniera embrionale, la forma che hanno ancora oggi. In quell’anno, infatti, furono previste 5 differenti versioni di poker, in cui i player si sarebbero sfidati utilizzando il proprio denaro. Fra queste c’erano il 5 card stud, Deuce to seven low-ball draw, Razz, 7 card stud e il Texas Hold’em, la variante che oggi ha riscosso il maggior successo.

Il primo vincitore

Un particolare importante rese le WSOP diverse dagli altri tornei di poker fin dall'inizio: ad aggiudicarsi la vittoria in questa prima edizione, infatti, non fu l’ultimo giocatore rimasto, ma uno eletto da tutti i player. Questo portò Johnny Moss, considerato una leggenda del tavolo da gioco, a le WSOP 1970, ad aggiudicarsi il titolo ma come premio soltanto la coppa in argento, dato che al tempo non era previsto alcun premio in denaro (introdotto a partire dall’anno seguente, il 1971).

Le Worls Series of Poker in televisione

Nel corso dei primi anni le WSOP non ebbero una grande risonanza mediatica, ma nel corso del tempo la sua affermazione aumentò di continuo, tanto da venire trasmesse dal canale CBS Sport già nel 1973 (a partire dagli anni 80 sarà ESPN a trasmettere le WSOP). Questo successo fu in parte merito di Thomas “Amarillo Slim” Preston che dopo la sua affermazione avvenuta nel 1972 organizzò un tour di promozione negli Stati Uniti.
In seguito venne trasmessa la diretta streaming del main event a partire dal day3, e dal 2011 vengono trasmesse le dirette streaming dei tavoli finali di tutti i tornei oltre al main event.

In Italia, le WSOP sono al centro del palinsesto di PokerItalia24, il canale interamente dedicato al poker. Su questa emittente, durante tutto l’anno vengono trasmesse delle serie tv, con i più interessanti tavoli di tutte le edizioni delle WSOP. Tra i programmi di PokerItalia24 dedicati ai campionati del mondo, troviamo “Bar Vegas” condotto da Maurizio Caressa. Da sottolineare che dal 2013, il Main Event delle WSOP, viene trasmesso in diretta ed in esclusiva proprio su PokerItalia24.

Come sono cambiate le edizioni nel tempo

Dal 1970 fino ad oggi le WSOP hanno avuto numerosi cambiamenti. Non parliamo soltanto del numero di tornei del palinsesto, delle varianti di gioco proposte o delle modalità di partecipazione a disposizione dei giocatori. Il mutamento delle World Series of Poker, infatti, lo si dovette soprattutto ad una maggiore affluenza di giocatori che nel 2000 raggiunse i 4.780 iscritti e nel 2013 i 79.471(!). Nel 2003 vennero distribuiti premi per 21.789.060$, nel 2013 per 197.041.468$.

Le World Series of Poker e l’effetto Moneymaker

Qual'è il motivo di questo incremento? La risposta è di 2 parole: Chris Moneymaker, un giocatore esordiente che si qualificò al main event delle WSOP 2003 grazie ad un evento satellite dal buy in di 39$, lo vinse e si portò a casa la cifra tonda di 2.500.000 dollari. Il successo di questo ragazzo creò nell’immaginario collettivo l’idea che tutti potessero vincere ad un torneo delle WSOP. Le le iscrizioni crebbero drasticamente creando quello che è passato alla storia del poker live e delle WSOP come “Moneymaker effect”.

L’evoluzione del numero di eventi delle WSOP

Durante le World Series of Poker del 1972 erano previsti soltanto 5 eventi e con il passare del tempo questo numero è cresciuto in maniera esponenziale tanto da raggiungere quota 65 eventi nella recente edizione del 2014. Con lo sviluppo del poker online infatti, ma soprattutto con la diffusione che il gioco ha avuto in tutto il mondo, anche il numero dei giocatori partecipanti alle WSOP ed ai suoi tornei, ha raggiunto cifre elevatissime.

Tornei di poker online di qualificazione

Se fino a poco tempo fa gli unici tornei satelliti che consentivano la qualificazione erano live, oggigiorno molte poker room online organizzano tornei satellite che permettono ai vincitori di partecipare alle WSOP di Las Vegas. Soprattutto negli ultimi anni, questa possibilità ha portato molte critiche, dato che anche player inesperti, o alle prime armi, hanno modo di partecipare alle WSOP che senza dubbio sono uno dei tornei più importanti del mondo.

Anche le grandi poker room italiane puntano sui satelliti WSOP

Anche molte delle più note room "punto it" hanno offerto ai loro giocatori il sogno di poter volare a Las Vegas, mettendo in palio pacchetti completi per l’evento principale delle WSOP o anche pacchetti per eventi minori dei campionati di poker del mondo. Tra queste poker room troviamo Winga Poker, PokerStars.it, Sisal Poker e GDpoker. I pacchetti aggiudicabili sui satellite delle room, solitamente comprendono volo andata e ritorno, soggiorno di una settimana ed iscrizione ad un torneo delle WSOP.

La location dei tornei

Anche la location delle World Series Of Poker stesse ha subito mutamenti nel corso del tempo. Nonostante per più di 30 anni le edizioni si siano svolte presso il Binion’s Horseshoe, nel 2004 la Harra’s Entertainment ha comprato la Horseshoe Gaming Holding Corporation, proprietaria del Casinò ospitante le WSOP, acquisendone così tutti i diritti. Nel 2005 il Binion’s Horseshoe è stato venduto un’altra volta, in questo caso al MTR Gaming Group e infatti a partire dal 2005 in poi le WSOP si svolgono presso il RIO All-Suited Casino and Hotel.

L’organizzazione dei tornei

Il buy-in previsto nel WSOP varia in base all’evento a cui si partecipa: per esempio l’evento inaugurale, al quale partecipano i dipendenti del casino, ha un buy in di $500. Tanti sono i tornei con un’iscrizione che varia dai 1000/1500 ai 3000 dollari, alcuni hanno buy-in da 5000$ e ci sono anche competizioni da 50.000 e addirittura da 1 milione di dollari come il “The Big One for One Drop”. I torneo principale, il Main Event che decreta il cosiddetto campione del mondo, ha da sempre un buy in da 10.000$.

Dal 2008 nascono i "November nine" del main event WSOP

Dal 2008 è stata introdotta una novità nel programma del main event: i nove finalisti si incontrano per le due ultime giornate di gioco nel mese di novembre, 4 mesi dopo gli altri eventi WSOP. I finalisti, i cosiddetti “November Nine” sono gli attori dell’ultimo spettacolare capitolo delle World Series of Poker. La specialità di quest’ultimo torneo è il Texas Hold’em no limit e il vincitore, non solo si aggiudica il montepremi in palio, ma riceve anche un braccialetto in platino (a differenza dei vincitori degli altri tornei per i quali, oltre al denaro, è previsto un braccialetto d’oro). Le principali motivazioni di questo cambiamento vanno ricercate nella volontà di prolungare la tensione e l'emozione per questo evento, ma soprattutto nei benefici finanziari per gli organizzatori.

I braccialetti delle World Series Of Poker

Partecipare alle World Series of Poker non è soltanto una questione di denaro o di vincite. Molti giocatori infatti, vi prendono parte per riuscire ad ottenere il tanto ambito braccialetto che viene riconosciuto ai vincitori di una delle competizioni. Il player che fino ad ora detiene il record di braccialetti, considerato una vera e propria leggende vivente, è Phil Hellmuth che con le WSOP del 2013 è arrivato a quota 13.

H.O.R.S.E.

Se da un lato il Texas Hold’em è la specialità più famosa e giocata alle WSOP, durante le varie edizioni sono state introdotte numerose varianti del poker, fra queste l’H.O.R.S.E., considerata la più impegnativa; un mix di cinque giochi differenti Fixed Limit, tra cui troviamo il Texas Holdem, l'Omaha Hi-Lo, il Razz, il 7 Card Stud e il 7 Card Stud Hi-Lo.
L’H.O.R.S.E., introdotto nel 2006 con un unico evento con buy-in da 50.000$, è una vera e propria maratona che richiede molta resistenza sia fisica che mentale: questo gioco era ed è uno dei più completi, poi la quota d’iscrizione così elevata, faceva sì che partecipassero solo pochi giocatori professionisti, di alto livello. Già dalla seguente edizione nel 2007, i tornei di HORSE delle WSOP sono più di uno, e con buy-in differenti. Nell’ultima edizione, le WSOP 2014, vi erano due eventi di questa variante: un torneo da 10.000$ ed uno da 1.500$ oltre al tradizionale da 50.000$.

Le WSOP e il Black Friday

Nonostante i timori degli organizzatori del torneo, sia nell'edizione delle WSOP nel 2011 – pochi mesi dopo il blocco delle maggiori room americane, che in quelle successive, non sembra che il Black Friday abbia influito sul numero di giocatori presenti al torneo. Nonostante i giocatori americani non abbiano più nessuna possibilità di qualificarsi online, la loro presenza ai vari eventi è massiccia e incontrastata. Per l’edizione del 2011 si sa che il numero delle presenze non è stato influenzato dal blocco di Pokerstars, Full Tilt e Absolute Poker. La flessione del numero di partecipanti al main event era nella norma della statistica di tutti gli anni. Per il momento anche le WSOP 2014 non sembrano aver sofferto della chiusura del poker online in America, ma per avere una risposta definitiva bisognerà aspettare di vedere i numeri del main event.

Gli italiani alle WSOP

Gli italiani vantano ben 7 braccialetti WSOP, l'ultimo conquistato proprio pochi giorni fa da Davide Suriano all’evento #40 di queste WSOP 2014, il prestigioso $10,000 Heads-Up No Limit Hold'em Championship per 335.553$. Il precedente è stato vinto da Rocco Palumbo durante l’evento #44 delle WSOP 2012, un torneo 1.000$ No Limit Hold’em. Con il suo braccialetto, Rocco Palumbo ripete l’exploit di Jeff Lisandro, Max Pescatori, Dario Alioto, Dario Minieri e Valter Farina. Gli Italiani hanno sempre partecipato agli eventi delle World Series of Poker. In questa edizione del 2014 il successo non è solo confermato dal settimo braccialetto azzurro, ma anche da numerosi piazzamenti in zona premi.


Las Vegas, la città dalle mille posibilità di divertimento, e non solo

Las Vegas è la città del divertimento per eccellenza, ma andare a visitare questo posto è un’esperienza unica che non si limita ai piaceri offerti dai tanti e lussuosi casinò con le loro rinomate poker room. Las Vegas è molto di più delle colorate insegne al neon che la rappresentano: è shopping, spettacoli, alberghi, ristoranti, attrazioni, curiosità, ed anche perché no, bellissimi paesaggi del Southwest USA. Se state progettando di andarci o anche se semplicemente siete curiosi di sapere cosa trovereste, la nostra “guida concentrata” sulla città degli eccessi, vi sarà utile.

Quando andare a Las Vegas

Non esiste un periodo migliore rispetto ad un altro per andare a Las Vegas: esiste però il periodo più indicato per le vostre esigenze. Se cercate un momento non troppo affollato e con i prezzi degli hotel contenuti, allora potete scegliere di andarci tra novembre e febbraio. In questi 4 mesi molti degli spettacoli e delle attività vengono sospese anche per le feste in corso come il Thanksgiving Day. Attenzione però, in festività precise come Capodanno, sono tantissimi che scelgono di festeggiare proprio qui. Il periodo più affollato è la primavera, ed in parte anche l’autunno Las Vegas è molto popolata: se scegliete questi mesi per visitarla, eviterete il clima rovente dell’estate, dove si toccano i 40 gradi. Riguardo alle temperature esatte, ricordate che questa città è situata nel deserto del Nevada e l’estate qui è davvero torrida, mentre in inverno la temperatura non scende mai sotto i 20 gradi di giorno, ma poi la notte vi è un’escursione termica notevole. Cliccando sullàimmagine potrete vedere i dati climatici della città nell'arco dell'anno.

Cosa mettere in valigia

Quale tipo di abbigliamento è più utile e adeguato per visitare Las Vegas? Nella vostra valigia dovete mettere “un po’ di tutto”, ricordando che avrete modo sia di rilassarvi a bordo piscina che di entrare nei grandi casinò della città. Preparate quindi occhiali da sole, costume ed infradito per la piscina dell’hotel (molti ne hanno) con tanto di crema solare protettiva, ma anche pantaloni lunghi e vestiti “meno casual” per la sera, quando se vorrete entrare nelle più belle case da gioco, non dovrete presentarvi con jeans strappati o pantaloncini corti. Non fate mancare neanche un paio di scarpe comode per le lunghe passeggiate sulla Strip.

I grandi hotel tra le principali attrazioni

Indubbiamente la prima attrazione che colpisce i turisti a Las Vegas, sono gli alberghi. Creati in modo suntuoso o stravagante, puntano tutti a convincere i visitatori ad entrare nei loro casinò. Ce ne sono in perfetto stile romano con il personale che vi attende con la tunica bianca (come il Caesar's Palace), ma anche in stile “naturalistico” con vulcani che eruttano ogni 20 minuti (il Mirage), o in stile Veneziano con un Ponte di Rialto creato con lo stampo di quello italiano, e tanto di gondolieri che vi faranno navigare nei canali. L’architettura degli hotel qui è davvero stupefacente e pronta a ricordare tutte le meraviglie del mondo, come la Piramide di Cheope e la Sfinge (nel Luxor), o come la riproduzione della tour Eiffel e dell'Arc du Triomphe in un contesto tipicamente parigino (il Paris). Questi sono solo alcuni dei tanti hotel a tema che potrete trovare a Las Vegas, ma ce ne sono molti e differenti tra loro.

Le escursioni possibili

Las Vegas può essere il punto di partenza per tante escursioni nei bellissimi paesaggi del Southwest USA. Possibilità di partire da qui per effettuare il tour del Grand Canyon con sosta al ponte sospeso e trasparente del Grand Canyon Skywalk, oppure per visitare il vicino Lago Mead con la diga Hoover che contiene il corso del fiume Colorado. A meno di 20 km dalla città c’è la Death Valley, un parco nazionale rinomato in quanto al centro della sua valle vi è il punto più basso del Nord America. Da Las Vegas partono anche gite per il parco nazionale del Bryce Canyon, un enorme anfiteatro originatosi dall'erosione e celebre per i caratteristici pinnacoli, gli hoodoos. Dalla città del divertimento si può visitare anche la Monument Valley, pianoro di origine fluviale ubicato al confine tra Utah e Arizona caratterizzata da guglie rocciose celebri in tutto il mondo come icona del West.

Cosa fare a Las Vegas

Anche per chi non vuole partire per escursioni ma preferisce godersi a pieno la città, Las Vegas offre tantissime occasioni. Da vedere ci sono il “National Museum of Organized Crime and Law Enforcement” che racconta la vecchia parte malavitosa di questa città, oppure la “Pinball Hall of Fame”, un incrocio tra un’esposizione ed una sala giochi vintage, dove giocare con i 141 flipper storici compreso il cabinato di Super Mario Bros (l’ingresso è gratis e si paga un quarto di dollaro per giocare ai flipper). Interessante anche il museo del Titanic situato nel Luxor Hotel: queste sale dedicate al famosissimo transatlantico affondato nell'oceano nel 1912, offre oltre 250 oggetti recuperati negli anni all’interno della sfortunata nave. E’ un’attrazione di 1° livello, tanto da registrare ogni anno ben 25.000 visitatori.

Per i turisti “più temerari”, Las Vegas offre invece un’attrazione da Guinness World Records. E’ lo SkyJump, ossia una caduta controllata dallo Stratosphere Las Vegas Hotel and Casino: qui si fa un salto di 244 metri gettandosi dalla torre dell’hotel, alta ben 350 metri. Prima di provare l’attrazione vi sarà fatta una lezione di sicurezza e vi verrà messa una speciale imbracatura per il salto, che darà seguito ad una caduta con velocità stimata di 64,4 chilometri orari.

Se vi piacciono le armi, a Las Vegas c'è un posto dove gli appassionati di tutto il mondo scelgono di andare: è Battlefield Vegas, un’armeria autorizzata dalle autorità dello Stato del Nevada con poligono di tiro ai fini turistici. Qui vi è la più ampia collezione di armi a raffica degli Stati Uniti, disponibili per la prova al pubblico: i visitatori che possano permettersi di corrispondere il prezzo richiesto, potranno sparare con armi delle quali sinora si è solo letto, nei libri o visto nei film e nei documentari.

Le strutture più interessanti dove alloggiare

Senza dubbio tutti gli hotel di Las Vegas meriterebbero di essere visti e “provati”, ma ce ne sono alcuni davvero particolari che hanno attirato più degli altri l’attenzione dei visitatori. Tra questi vi è lo Stratosphere, hotel e casinò di enormi dimensioni dotato di una torre di 350 metri, che offre uno splendido panorama della città e dei suoi dintorni. Potrebbe interessarvi anche alloggiare al famosissimo Bellagio, hotel che offre camere con vista sulle sue bellissime fontane, e spettacoli meravigliosi come quello del Circe du Solei sull'acqua, in un teatro costruito apposta per l’occasione. Per gli appassionati di Elvis Presley c’è poi il Planet Hollywood and Casino, conosciuto come The Aladdin. Qui Elvis sposò Priscilla nel 1969.

I migliori ristoranti dove mangiare

A Las Vegas vi aspettano ben tre ristoranti che portano la firma del famosissimo, ormai anche in Italia, Gordon Ramsay. Per gli amanti della buona cucina di uno degli chef più “cattivi” e noti al mondo, ci sono Hell 's Kitchen Steak al Paris Las Vegas, il Pub & Gril al Caesars Palace ed il BurGR al Planet Hollywood. Tutti i ristoranti di Ramsay hanno dei piatti da lui ideati e resi noti a livello mondiale. Per una cena romantica invece c’è il ristorante Mon Ami Gabi, con tavoli situati in una veranda esterna affacciata in piena Strip, e di fronte alle fontane del Bellagio che di continuo fanno uno spettacolo unico. Mangiare a Las Vegas è anche sedersi ad uno dei tanti locali turistici che offrono buffet enormi a prezzi contenuti: sia per la colazione che per il pranzo o per la cena, questi buffet sono sempre disponibili.

La Strip, la Fremont Street e lo shopping

La famosissima Strip, lunga via centrale di Las Vegas circondata da casinò, hotel, negozi, ristoranti e attrazioni di ogni genere, è uno dei migliori posti per lo shopping. Qui troverete il suo grande magazzino esclusivo Forum Shops at Caesars a tema romanico, ed anche il negozio del famoso marchio di gioielli ed orologi Cartier, o automobili Ferrari all'Esplanade at Wynn Las Vegas. La maggior parte dei negozi sono aperti tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 (ma spesso anche oltre), proprio come il Las Vegas Premium Outlets dove comperare souvenir a prezzi contenuti.

Sempre per lo shopping c’è la Fremont Street, ex via principale di Las Vegas che stupisce per l’enorme copertura di luci che giorno e notte caratterizzano tutta la via, con giochi luminosi e sonori. Alla fine di questa strada si trova la Viva Vision che ogni notte attira centinaia di turisti. Stiamo parlando di un telone di acciaio lungo come cinque campi da calcio, montato ad un'altezza di 27 metri, dove la tecnologia led all'avanguardia di 12,5 milioni di lampadine si unisce a 550.000 watt di audio surround, producendo un risultato unico. Anche qui è possibile acquistare souvenir nei vari negozi.

Sposarsi a Las Vegas

I matrimoni nelle varie cappelle di Las Vegas, sono rinomati in tutto il mondo. Sono innumerevoli le coppie, anche celebri, che hanno detto il loro “si” nella città degli eccessi. Sia per consacrare nuove promesse che per rinnovare quelle già fatte, Las Vegas ha un fascino unico per i matrimoni. Qui infatti le "cappelle" e gli organizzatori di nozze sono tantissimi, e vi è un vero e proprio business del settore. Tuttavia ci sono le cappelle più famose che sono anche le più gettonate come la Little White Chapel che propone diversi pacchetti a seconda del budget: qui è anche possibile sposarsi in sella alla propria moto o seduti in macchina (Drive Thru Wedding). Frank Sinatra e Mia Farrow, Bruce Willis e Demi Moore sono tra gli sposi Vip di questa cappella. Molto nota anche la Graceland Chapel dove si sposarono Jon Bon Jovi ed anche Elvis Presley. A differenza di quello che molti pensano, i matrimoni a Las Vegas hanno valore legale e non solo “simbolico”: attenzione quindi a fare una scelta ponderata!

Torna all'inizio della pagina



Tweet