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L'uomo quando è messo sotto pressione ed ha poco tempo per riflettere è portato a commettere errori. Ciò accade anche nel poker dove il fattore emotivo e la necessità di dover compiere delle decisioni con una certa velocità, hanno enorme importanza. Pertanto capire i propri errori è il primo passo per migliorarsi. Quarto articolo della serie .
Ecco qui di seguito alcuni tra gli errori più frequenti commessi dai giocatori meno esperti.
Se si ha fretta e si è impazienti c'è solo una cosa da fare: cambiare hobby! Nel Texas Hold'em è fondamentale aspettare il proprio momento e, quando questo arriva, entrare nella mano con decisione per mostrare forza. Il principiante al contrario tende a partecipare a molte mani chiamando solamente, finendo per essere preda dell'aggressività dei giocatori più esperti con il risultato di veder calare minuto dopo minuto la propria dotazione di fiches.
In gergo si dice "innamorarsi" delle proprie carte, ovvero il voler rimanere nel piatto con una bella mano come AK di colore senza che questa abbia centrato nulla al flop. Si ha la presunzione di pensare che le proprie carte siano imbattibili, non pensando che un avversario può aver centrato anche una piccola coppia che lo pone però in vantaggio, magari anche con A o K come kicker. Perciò carte alte sono sempre carte molto belle, ma da usare con prudenza.
Vanno giocate con prudenza anche le piccole coppie, da quella di 2 a quella di 6. Se al flop si centra il set, spesso si è in possesso di una mano che può far molto male agli avversari. Ma quando ciò non accade ed anzi si floppano carte alte l'unica decisione giusta da prendere è quella di non cercare il tris nelle carte seguenti, le probabilità sono troppo ridotte da giustificare un call (circa il 4%).
E' un fattore che può portare a problemi seri, cioè a non avere più un soldo in tasca. Chi non è capace di controllarsi quando perde tende a giocarsi di più per rifarsi in fretta, non accorgendosi che in questo modo l'unica cosa che va veloce è il calare del proprio conto. E' necessario quindi investire solo una piccola parte del proprio bankroll in un torneo o in una sessione di gioco, per ammortizzare le perdite e per costruire piano piano un bankroll sempre più consistente.
Capita a tutti di dove subire un "bad beat", ovvero vedere i propri due assi essere battuti da una giocata assurda e ingiustificata di un avversario. E quando ciò accade si tende ad andare in tilt e a giocare senza più prendere le decisioni giuste. Il bravo giocatore di poker si vede anche in queste occasioni: deve mandare giù il magone senza farsi troppo condizionare, perché sa che alla lunga la sua mano giocata in quel modo lo porterà a vincere, mentre l'avversario che ha trovato il colpo di fortuna sarà un perdente.
Nel Texas Hold'em spesso hanno più importanza le carte in mano agli avversari rispetto alle proprie. Capire qual è il punto degli altri giocatori permette di poter affrontare la mano con più sicurezza. Perciò se si è in un tavolo con giocatori che tendono a rilanciare con qualsiasi carta sarà più facile andare a scontrarsi con loro, mentre al contrario si entrerà poche volte e con prudenza in una mano dove c'è un giocatore solido.
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1º articolo:
Le mani iniziali di texas hold'em
2º articolo: Il gioco preflop nel Texas Hold'em
3º articolo: Come giocare il Flop al texas hold'em
4º articolo:
Texas hold'em: errori tipici dei principianti
5º articolo: Texas Hold'em Limit e No Limit
6º articolo: Cosa rende un giocatore di poker vincente